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sabato 25 febbraio 2012

PETROLIO

La crisi presente dei partiti democratici non può essere eterna. O prima o poi le masse dei partiti democratici ritroveranno nuovi slanci di sentimento, nuove necessità di battaglie, nuove speranze di conquiste.
Per quel momento è necessario impedire ai vecchi somari e ai commedianti della democrazia di ripetere le esperienze del decennio trascorso. Per quel momento è necessario che i morti abbiano già sepolto i loro morti, che i vecchi condottieri sieno irreparabilmente screditati e disfatti come si meritano, che le moltitudini abbiano già presa l'abitudine di combatterli come conservatori e non di affidare nelle loro mani i loro destini come "rivoluzionari.

Gaetano Salvemini, "Unità", 16 marzo 1912



La vallata allagata nell'alluvione del
novembre 2010
C'è fermento, voglia di partecipare e di difendere il territorio. Finalmente! Solo poco tempo fa ero il solo (e forse anche considerato folle, chissà!) a gridare al "sacco della vallata" da parte del partito del cemento, a far notare che zone industriali venivano costruite nei siti di pregio ambientale e che rifiuti di ogni tipo venivano sistematicamente "smaltiti" nei nostri campi. Ricordo che, nell'ultima campagna elettorale a Sala Consilina (giugno 2009, ma sembra un secolo ormai), avevamo deciso, come lista n. 1, di parlare di rilancio del settore agro-alimentare di qualità, oltre che di energie alternative, di trasparenza e legalità. Lo facevamo da un palco di primaria importanza: il paese capofila del Vallo di Diano. Idee - da laboratorio politico - così nette, purtroppo, ancora non trovavano posto nella mente e nel cuore dei cittadini, e finì come finì. 

Scorcio della vallata
Le stesse idee vengono oggi alla ribalta e ne sono felice. E sono felice che non sono gli stessi che hanno costruito le zone industriali in siti di pregio ambientale, o che avrebbero voluto impiantare mega-inceneritori nella vallata, che adesso fanno sentire la propria voce. E' la voce di chi sente, dal profondo del proprio animo, che la gentilezza dei tratti di questo paesaggio e la bellezza delle terre e dei monti intorno possono e devono essere difese, anche attraverso uno sforzo collettivo per rendere economicamente vantaggiose la tutela del territorio e la fruizione dei nostri beni ambientali.


Copertoni ai bordi di una strada di
campagna 
Cooperazione, colture di qualità, accesso a mercati locali e non, piscicoltura, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici (olio, formaggi, ortaggi tipici, etc.), terzo settore, bio-edilizia, riqualificazione dei centri storici, compatibilità nel settore dei trasporti e altro. Senza tuttavia tralasciare il difficile e oneroso compito di avanzare sulla strada del progresso, agganciando il mondo avanzato attraverso le vie di comunicazioni virtuali e reali. Tradizione e innovazione, in due parole. Tutto questo e molto altro ci aspetta. Tutto questo potremo realizzare insieme, ognuno con la propria storia, ognuno con le proprie competenze e convinzioni politiche, ognuno con la propria voglia di fare, senza protagonismi e senza colpi bassi. Il Vallo di Diano si sta svegliando, ed è bello vederlo risorgere oggi. È quindi giunto il momento per riflettere seriamente sulla sorte di questo territorio e sulle possibilità che avranno i nostri figli di vederlo progredire sulla strada della sostenibilità.   

venerdì 17 febbraio 2012

Pinocchio, Il Gatto e la Volpe


L'avventura Collodiana è cominciata nel 2001, quando la giunta del Comune di Sassano, una parte della quale è ancora presente nell'attuale compagine amministrativa, non trovava migliore soluzione alla questione del fango che sgorgava dai rubinetti delle frazioni di Silla, Varco e Caiazzano che quella di cedere la gestione della rete idrica alla ditta Consac S. p. A. di Vallo della Lucania. Dalla Casa Municipale, allora, partì, il 19 luglio 2001, una strana lettera: tutti gli utenti, i cui contratti erano stati ceduti al CONSAC, erano tenuti – in virtù di non meglio specificate leggi del paese di “Acchiappacitrulli”, per le quali il truffato Pinocchio va in galera - a effettuare la stipula di un nuovo contratto (in bollo!) con il CONSAC e a versare un nuovo anticipo di consumo, sempre al CONSAC. E che cosa si leggeva in questa meravigliosa lettera?

A decorrere dal 1 gennaio 2001 [si voleva forse intendere 2002, n.d.r.] eventuali prelievi idrici effettuati senza la preventiva stipula del contratto di somministrazione con il CONSAC saranno ritenuti abusivi a tutti gli effetti civili per il ristoro del danno e penali per l'accertamento del reato di furto”.

Proprio così: i cittadini di Sassano sarebbero stati considerati ladri di acqua se non avessero obbedito ai dettami di quella nota. Sarebbero quindi andati in galera, proprio come successe al povero Pinocchio, se avessero osato aprire un rubinetto senza aver prima accondisceso all’assurdo diktat. E tutto ciò veniva riportato su carta intestata del Comune di Sassano. Con amministratori che poi hanno governato (?) il paese, dal 2005 al 2010, con una lista unica. Con amministratori che hanno dato via libera a quella missiva, oggi ancora bellamente seduti in giunta. Naturalmente, solo attraverso l'intervento del CODACONS si fece presente che ”le richieste [di stipula di un nuovo contratto, n.d.r.] sono assolutamente infondate e contrarie alle norme del codice civile”. In questo modo, fu evitata la migrazione di circa 500 milioni di lire di allora dalle tasche dei cittadini alle casse della ditta CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania. Queste cose sono state dette, da chi localmente rappresenta il CODACONS, in Consiglio Comunale a Sala Consilina, in quella famigerata serata del 2 dicembre 2011, quando – appellandoci al diritto di tribuna – prendemmo la parola, non senza resistenze da parte del Presidente del Consiglio Comunale, per avvertire i consiglieri di maggioranza del rischio a cui stavano sottoponendo i cittadini di Sala Consilina per i successivi quarant'anni. Ma le Cassandre non vengono mai ascoltate: la storia ce lo insegna. E così, per i prossimi quarant'anni, l'acqua di Sala Consilina sarà gestita da CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania, se non si farà svanire questo incantesimo con un referendum, i cui quesiti sono già stati presentati all'attenzione del Sindaco.

La questione di Sassano, adesso, si ripropone in una veste solo apparentemente diversa a Sala Consilina. In questo nuovo caso si vorrebbe far cessare la validità del contratto stipulato con il Comune, oggi in essere, con un nuovo fantastico metodo. Si legge, infatti, nella letterina inviata dal CONSAC agli utenti di Sala Consilina quanto segue: “Le facciamo ancora presente che il Comune di Sala Consilina ci ha richiesto di rateizzare l’anticipo fornitura in tre rate uguali che sarà dunque compreso nelle prossime tre fatture. Questa somma serve a garantire i pagamenti, rispetto ai prelievi idrici che anticipatamente il Cliente effettua ed è restituita all’atto della disdetta del contratto.
Nelle prime tre fatture sarà dunque fatturato l’anticipo fornitura il cui ammontare comparirà in ogni bolletta da noi emessa, in modo da ricordarle sempre l’esistenza del suo credito”.

Un capolavoro, dobbiamo ammetterlo. Pensiamo che la fantasia di Collodi non avrebbe mai potuto raggiungere tale raffinata levatura. Per capire il perché, dobbiamo entrare nel vivo della cessione del contratto e degli articoli 1406 e successivi del Codice Civile della Repubblica Italiana. In questi articoli, di questa Repubblica (la nostra?), si dice che una cessione del contratto si può effettuare se il contraente ceduto acconsente. Hanno acconsentito i cittadini di Sala Consilina? La maggioranza dei cittadini di Sala Consilina? Poi si afferma che il contratto ceduto continua a valere e che il contraente cedente, in questo caso il Comune di Sala Consilina, è obbligato a farsi garante della validità dello stesso contratto. Ma questo non conviene né al Gatto né alla Volpe. Infatti, quella famosa “Carta dei servizi” (ultimo termine da non interpretare attraverso fuorvianti semantiche partenopee) potrebbe essere più penalizzante, per il cittadino, rispetto al contratto originario che il Comune è tenuto a garantire. Allora, conviene che, per effettuare il servizio al cittadino (come sopra), si adottino le clausole previste nella Carta dei Servizi del CONSAC, per la quale, se chiedi la verifica del contatore (ad esempio), paghi l'intervento. Evidentemente, allora, il Gatto e la Volpe sono consapevoli che queste condizioni non sono presenti nel contratto originario ed escogitano il seguente balletto a tre: Gatto, Volpe e Pinocchio. Per fissare le idee, diciamo che il Gatto sia il Comune, la Volpe il CONSAC e Pinocchio il comune cittadino. Il Gatto dà via libera alla seguente operazione: tu Pinocchio paghi alla Volpe un anticipo di fornitura sulle bollette da subito; se poi vuoi ricevere l'anticipo di fornitura che avevi versato al Gatto, deve prima disdire il contratto stipulato con quest'utimo. In questo modo, senza quel vecchio contratto, dovrai, gioco forza, stipularne uno col CONSAC. Facile no? E perché non mantenere in vita il vecchio contratto senza questo balletto? Facile dedurre la risposta a questa domanda: bisogna rendere un ottimo servizio (ancora come sopra) al cittadino, secondo quanto prevede la Carta dei Servizi del CONSAC, che il Sindaco di Sala Consilina ha indicato come bussola o carta di navigazione (per il paese di “Acchiappacitrulli”, forse).

A questo punto, i cittadini di Sala Consilina, se non vogliono girare in tondo, così come prevederebbe il balletto escogitato dal Gatto e dalla Volpe, dovranno da subito negare il consenso a questa operazione: il contratto c'è, esiste, e va onorato. Il Comune di Sala Consilina, inoltre, dovrà garantire la continuità dello stesso. La lettera da far protocollare al Comune è riportata di seguito. In bocca al lupo!

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Mitt.: _______________________________________
Via ________________________________,   n______
84036 Sala Consilina (SA)
Codice Fiscale _______________________________




Al Sindaco pro tempore del Comune di Sala Consilina
Via Mezzacapo - Sede Municipale
84036 Sala Consilina (SA)



Sala Consilina, __________________ 2012 



Il sottoscritto________________________________, nato a________________________ il ______________, residente a Sala Consilina  alla via _________________________ N.___, avendo ricevuto notizia che l'Ente Comunale intende cedere al CONSAC S. p. A. il contratto di fornitura idrica  n. ____________________________________   intestato al sottoscritto, 

nega il  consenso

alla cessione del proprio contratto di fornitura idrica alla CONSAC S.p.A. ai sensi e per gli effetti dell’art. 1376 c.c. e art. 1406 c.c., atteso che il rapporto contrattuale originario non rimane immutato a seguito della cessione al CONSAC S.p.A.


Distinti saluti,

_______________________________


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domenica 5 febbraio 2012

Il 118 nel Vallo di Diano


DAL SITO DI ONDA NEWS 

02/02/2012 - Vicenda 118 denunciata daTommaso Pellegrino. L'On Pica presenta Interrogazione urgente a Caldoro
La vicenda sollevata dal Sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, in merito ai notevoli ritardi e problemi del servizio 118 nel salernitano, oggetto di una Interrogazione urgente presentata questa mattina dal Consigliere regionale Donato Pica al governatore Stefano Caldoro.

02/02/2012 - Sassano : Vicenda del 118 denunciata dal Sindaco Tommaso Pellegrino. Interviene l'On. Orlando, Presidente della Commissione d'inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario.
''Chiederemo al Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, Commissario ad acta per la Sanita', una relazione sul funzionamento della rete territoriale di emergenza-urgenza del 118 nel salernitano e su eventuali responsabilita' personali o disfunzioni organizzative che potrebbero influire o aver influito su un suo depotenziamento. La rete del 118, proprio in quanto in grado di salvare la vita, deve poter garantire, in modo omogeneo sul territorio, un servizio veloce e affidabile''.
Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione d'inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari, l'on. Leoluca Orlando, in merito a quanto segnalato dal Sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino.


Quello che scrivo in merito alla questione e quello che la sede locale CODACONS ha segnalato da tempo:

Cari Amici,

se viviamo in una dimensione spazio-tempo in cui le leggi non sono rispettate, allora bisogna fare ogni sforzo per modificare questa realtà.

Per quanto riguarda la spinosa questione del 118, che - dopo il grave episodio che ha coinvolto un giovane di Sassano - ha suscitato la meraviglia di alcuni amministratori e politici locali, vogliamo far presente alla stampa e alla cittadinanza che già da tempo avevamo segnalato uno stato di continuata irregolarità nella gestione dell'emergenza sanitaria proprio nel nostro Vallo di Diano. Infatti, in una lettera aperta (alla quale mai è stata data risposta) al Commissario Bortoletti, esponevamo un grave problema  relativo al servizio 118 nell'ASL Salerno, con particolare riferimento al nostro territorio. Questa lettera ed altri numerosi comunicati sul tema sono stati riportati diligentemente da una parte della stampa locale. Vogliamo quindi riproporre la questione, a distanza di mesi, visto che adesso - finalmente - non sono più i "semplici cittadini" a interessarsi del caso, ma sono gli "eletti" a sostenere che qualcosa potrebbe non essere andata per il giusto verso.

Spediremo questo comunicato, datato 18 agosto 2011, al Presidente della Commissione d'inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario, l'on. Leoluca Orlando, perché si possano acquisire ulteriori elementi sulla vicenda.

Prima di congedarmi da voi,  vorrei augurare al giovane di Sassano una pronta guarigione e vorrei solo aggiungere che, forse, si è perso del tempo prezioso da quando abbiamo denunciato questa anomalia (era il 20.04.2007, infatti, quando scrivevamo queste testuali parole: A distanza di quasi un anno, la situazione 
caotica dei NUMERI DI EMERGENZA nel Vallo di Diano non è cambiata. Alle chiamate,  fatte con un telefono cellulare, al 118 (EMERGENZA SANITARIA) continua a rispondere  la Centrale Operativa di Potenza, che poi smista la chiamata alla Centrale di Vallo della Lucania (SA) della ASL SA/3. Tutto ciò accade nonostante che la Legge Regionale n.2/94, ad oggi vigente, prescriva che alle chiamate effettuate dal territorio della ex USL 57 di Polla, 
ossia il Vallo di Diano, DEBBA rispondere la Centrale Operativa situata presso l'Ospedale S. Leonardo di Salerno).




Ecco la lettera aperta al Commissario dell'ASL Salerno Bortoletti.


CODACONS CAMPANIA ONLUS
COMUNICATO 18-08-11

LETTERA APERTA AL COMMISSARIO DEL’ASL SALERNO

Al Commissario dell'Asl Salerno, Maurizio Bortoletti

Ill. mo Commissario,

veniamo con questa nostra per rappresentarLe due esigenze di diversa natura.
La prima coinvolge direttamente i cittadini. Anche quest’anno, per quanto ci risulta, vi è stata una serrata agostana, nel Vallo di Diano, dei laboratori di analisi convenzionati. Due anni fa avemmo a dire che, purtroppo, le malattie non vanno in vacanza e che, quindi, sarebbe opportuno effettuare una chiusura programmata, prevedendo anche una rotazione annuale, se questo può aiutare, dei periodi di chiusura. Su questo, ci rendiamo conto, Ella può esercitare solo una sorta di “moral suasion”, che, tuttavia, ci aspettiamo non manchi. In questo modo noi speriamo si possa evitare una nostra lettera ai Sindaci del comprensorio volta all’emissione di un’ordinanza di un perentorio divieto di ammalarsi in questi giorni. E, soprattutto, si possa assicurare al cittadino un servizio connotato da maggiore continuità.

La seconda richiesta è un appello, più volte ripetuto in passato e, purtroppo, mai ascoltato. Avendo accettato di vivere nella Repubblica Italiana, essendo peraltro residenti nella Regione Campania, abbiamo avuto modo di leggere - anni fa - una legge che, se non è stata promulgata per celia, dovrebbe prevedere l’istituzione di una centrale operativa per l’emergenza presso l’Ospedale San Leonardo di Salerno. Questa legge (Legge Regionale n. 2/94) infatti non prevede che, alle chiamate fatte al 118 (Emergenza Sanitaria), provenienti dal territorio dell’ex USL 57 di Polla, a cui bisogna aggiungere anche il territorio lucano del distretto telefonico con prefisso 0975, risponda la Centrale Operativa dell’Ospedale di Vallo della Lucania. Invece, è proprio questo che avviene, contrariamente a quanto previsto dalla L.R. 2/94. Il nostro appello è quello che si provveda finalmente, entro l’anno, a rendere efficace questa stessa legge nell’ambito del delicato aspetto dell’emergenza sanitaria.

Altre proposte (inascoltate nel tempo) sono state fatte dalla nostra Associazione. Su queste avremo tempo di discutere in futuro, nell’interesse precipuo degli assistiti, sempre che avremo adesso l’assicurazione che:
  1. verrà emesso a breve un comunicato ufficiale dell’ASL SALERNO sulla necessità che i laboratori di analisi convenzionati rendano un servizio continuo (sul territorio) al cittadino;
  2. verranno prese, entro l’anno, tutte le misure necessarie affinché, finalmente, la Legge Regionale 2/94 trovi piena applicazione, per quanto concerne l’Emergenza Sanitaria, nella nostra ASL.
In attesa di cortese riscontro, porgo i miei più cordiali saluti e un fervido augurio di buon lavoro per una Sanità al servizio del cittadino che possa rispondere alle diverse essenziali esigenze di un territorio vasto come la provincia di Salerno.

Dalla sede CODACONS del Vallo di Diano, 18-08-2011
Roberto De Luca
Responsabile della Sede