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sabato 5 settembre 2015

SUD: QUALE FUTURO?

 Ciò che sta accadendo ci pone di fronte all'urgenza di procedere in una coraggiosa rivoluzione culturale. La scienza e la tecnologia non sono neutrali, ma possono implicare dall'inizio alla fine di un processo diverse intenzioni e possibilità, e possono configurarsi in vari modi. Nessuno vuole tornare all'epoca delle caverne, però è indispensabile rallentare la marcia per guardare la realtà in un altro modo, raccogliere gli sviluppi positivi e sostenibili, e al tempo stesso recuperare i valori e i grandi fini distrutti da una sfrenatezza megalomane” (Enciclica “Laudato si’”, 24 maggio 2015).

La fontana "Tre Canali" a Sala Consilina
Si può raccogliere l'invito di papa Francesco, soffermandoci a considerare che nell'ultima relazione Svimez è contenuta un’immagine del nostro Sud alquanto inquietante. 

Inoltre, si può considerare che le recenti scelte del governo italiano nel campo delle politiche energetiche, come il decreto sblocca-Italia, stanno creando non poche preoccupazioni per il rischio di trivellazioni nel Vallo di Diano e per un paventato raddoppio delle estrazioni in Basilicata. La puntata di Presadiretta di domenica 22 febbraio 2015 ha fornito un quadro molto chiaro di questi rischi. E siamo in molti a chiederci quali danni ambientali il suolo e le falde acquifere potrebbero subire all'indomani di un eventuale sfruttamento dei giacimenti petroliferi presenti a migliaia di metri nel sottosuolo. 

Intervento di Tonino Bove
(SUD: QUALE FUTURO? Sala Consilina 30 agosto 2015).
Uno scorcio del Parco di Silla,
simbolo di un Sud che sembra
non accorgersi più della propria
bellezza.
Nonostante tutto ciò, il quadro politico attuale si sta sviluppando in modo che le voci dei cosiddetti “comitatini” sembrano avere l’innocuo e inconcludente carattere del dissenso interno alle sole forze di governo. In questo contesto potrebbe addirittura sembrare inutile imbastire un dialogo sui “massimi sistemi” energetici. Eppure, bisogna insistere nel riproporre modelli di società alternativi a quello presente, così come molte persone, che non si identificano nel “pensiero unico” del neo-liberismo, chiedono da tempo. 

Intervento di Carmine Marino 
(SUD: QUALE FUTURO? Sala Consilina 30 agosto 2015).
In quest’ottica – anche se solo parziale – del dibattito sul Sud e sul futuro dei nostri giovani, si può notare quanto sia importante incominciare a dialogare con i cittadini per riproporre, ancora con più forza, una questione Meridionale che trovi, nelle caratteristiche dei vari territori, nuovi connotati e nuove e concrete risposte politiche. Ed è proprio quello che si è tentato di fare domenica 30 agosto a Sala Consilina, in piazza Umberto I. Una bellissima serata dedicata alla "democrazia", con relatori e partecipanti che hanno onorato questa parola. 

Ci siamo riusciti a comunicare la necessità di riflessione per guardare la realtà in un altro modo? Non ci siamo riusciti? Il tempo darà le giuste risposte.